Prima di essere immesse sul mercato le lavasciuga, al pari degli altri elettrodomestici, vengono sottoposte a test più o meno accurati e a più livelli. Uno degli enti certificatori internazionali più accreditati è Good Housekeeping, che testa i modelli destinati al mercato sia per quanto riguarda i programmi che i cicli di lavaggio con prove sulle macchie più comuni e ostinate, mediante la ripetizione di prove testate sul carico, di volta in volta. In particolare, questi test sono dei check up approfonditi, che concernono la quantificazione dei consumi idrici ed energetici, la potenza della centrifuga e il trattamento dei capi, individuando a riguardo le funzioni smacchianti e ‘anti-piega’ più efficaci. Esaminando la durata dei vari cicli, programma per programma, si misurano anche le capienze dei tamburi simulando carichi misti di biancheria da lavare e asciugare, con quantità differenti in fase di lavaggio e asciugatura.
Utilizzando lo strumento pHmetro, si è in grado di rilevare la lettura relativa alla quantità di detersivo impiegato e rimosso dai capi a fine ciclo, una volta analizzati dopo usciti dal cestello per verificarne eventuali residui sui tessuti. Anche l’acqua viene raccolta e testata per misurarne la reazione ai detergenti e il conseguente grado di tolleranza in soggetti allergici o più sensibili. Per mettere alla prova i vari livelli di impostazione della lavasciuga si pesano i carichi rispettivamente destinati alla fase di lavaggio e a quella successiva di asciugatura, che daranno risultati diversi in quanto è notorio che la biancheria bagnata assume un peso diverso da quando è asciutta e, di conseguenza, si dovrà ridurre il carico in fase di asciugatura.
Nel passaggio dall’una all’altra fase si valuta il grado di umidità e la percentuale di acqua presente nei capi e se sono rimaste macchie evidenti sugli indumenti. Ma non solo. La valutazione, infatti, si estende a verificare il grado di stropicciamento e pieghe dei capi e se il bucato è ridotto a un ammasso o se, invece, i capi escono sciolti dal cestello. Tutti indizi utili per il ‘voto’ finale. Diversamente, si misura il peso del capo bagnato e, poi, a fine ciclo, dello stesso indumento asciutto per analizzare il grado di contrazione ed eventuale restringimento verificatisi durante la fase di asciugatura. Per valutare le performance delle lavasciuga si possono paragonare i modelli presenti sul sito www.lavasciugamigliore.it.